Risparmio e qualità della spesa

La Coldiretti lancia l’iniziativa “il tutor della spesa” per aiutare a risparmiare con prodotti di qualità.

Nell’ambito della manifestazione “Cibi d’Italia” tenutasi al Castello Sforzesco di Milano dal 3 al 5 maggio, la Coldiretti nazionale ha annunciato in conferenza stampa la campagna d’informazione e di istruzione “il tutor della spesa” di Campagna Amica (www.campagnamica.it).
L’iniziativa prevede la presenza nelle scuole, nei mercati, nelle fattorie didattiche e altri luoghi di interesse, punti di informazione con i “tutor” che aiuteranno gli utenti per mezzo di esercitazioni e consigli a riconoscere i cibi di qualità “low cost”, ovvero tutti quei prodotti che vengono venduti a prezzi più bassi senza rinunciare alla qualità e alla freschezza. Infatti è la stagionalità del prodotto che ne determina il prezzo, il prodotto “di stagione” oltre che garantire la freschezza, è sicuramente a prezzo conveniente in quanto presente in modo massiccio nei mercati. E’ noto che i mercati si basano sulla legge della domanda e dell’offerta per cui non è per nulla paradossale che il prodotto più fresco sia anche il più conveniente. Ma l’educazione alla spesa di Campagna amica non si ferma al solo prodotto commestibile ma insegna a preparare maquillage fai da te a costo zero, a coltivare orti nei più piccoli spazi di case, terrazzi, aiuole o addirittura sui tetti, pulire la casa con i prodotti della natura, riciclare intelligentemente i rifiuti, fare la pasta, il pane o le conserve in casa, e persino come adottare a distanza una pianta da frutto o un ulivo per avere pere o extravergine personalizzati.
L’obiettivo raggiungibile non è solo economico anche se risparmiare sulla spesa di questi tempi è molto salutare per le nostre finanze ma va sottolineato il fatto che, pur non essendo una novità in senso assoluto, questa campagna d’informazione coglie appieno un bisogno sempre più pressante di cambiamento negli stili di consumo, di consapevolezza dell’acquisto e di vita più salutare. Lo si potrebbe definire il lato positivo della crisi, il risveglio da un sistema di consumo “addormentato” che prima o poi avrebbe collassato.
Il risparmio sulla spesa rimane comunque la motivazione più sentita e più penetrante all’interno delle famiglie e delle comunità, lo dicono pure i dati diffusi dall’ISTAT e i risultati dei sondaggi della Coldiretti/SWG in cui viene evidenziata la tendenza degli italiani a tagliare la spesa sia sulle quantità che sulla qualità alla ricerca costante del prezzo migliore (più basso). Se da un lato comprare meno quantità potrebbe sembrare una privazione o un sacrificio dall’altro aumenta la percezione e la consapevolezza di quante cose, per tanto tempo, sono andate sprecate nel nostro frigorifero a causa della loro scadenza o peggio ancora inutilizzate; e così dicasi di tutti quei prodotti necessari per la pulizia della propria dimora, dei cosmetici che possono essere “fatti in casa” come pane, pasta e dolci.
Il ritorno al mercato rionale o al “mercatino del contadino” presente da anni anche nella nostra città vuol dire far riprendere un’economia locale per troppo tempo asfissiata dai mercati generali e dall’aumento sconsiderato dei prezzi a causa della filiera lunga ovvero di troppi intermediari laddove non servono. Prodotto a km. zero significa meno inquinamento, comprare meno quantità significa dieta più salutare meno spreco e quindi meno smaltimento di rifiuti e in sostanza ancora meno inquinamento, meno consumo di risorse. Non ci resta che accogliere l’invito del Papa Francesco a “preservare il creato” e possiamo farlo con poche e semplici azioni.

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